Progetto Casa della Nonna
PROGETTO “CASA DELLA NONNA”
L’Associazione “Dinsi une man” organizza ,con il coinvolgimento di persone disabili, percorsi esperienziali di vita domestica a piccoli gruppi (da 3 a 6 persone compresenti) che comprenda la gestione programmata degli acquisti in negozio, la preparazione di pasti, la gestione della stoviglie, la cura della casa,l’accoglienza, la cura e l’igiene personale …..
OBBIETTIVI SPECIFICI
Valorizzare le potenzialità individuali finalizzate a superare le proprie difficoltà di vita quotidiana.
Valorizzare comunque più il processo che il risultato delle esperienze.
Contrastare il sentimento di isolamento sociale del singolo disabile e della sua famiglia.
Confermare il valore della collaborazione all’interno del gruppo.
Incrementare la motivazione e l’energia per affrontare la vita quotidiana con un sempre maggior grado di autonomia.
Educare la famiglia al riconoscimento di potenzialità della persona disabile rispetto ad una eventuale emancipazione.
Favorire processi attraverso cui la persona, quale sia il suo genere di disabilità, si riconosca potenzialmente in grado di emanciparsi sempre di più rispetto alla famiglia, anche in prospettiva di un “DOPO DI NOI” più sereno.
MODALITA’ REALIZZATIVE
Tutte le attività mirerebbero non solo ad un arricchimento personale di ogni partecipante ma si svilupperebbero anche in funzione, a lungo termine, di una prospettiva di emancipazione della persona disabile rispetto alla famiglia di origine.
Verrebbero quindi strutturati ,in modo sempre più organizzato,brevi periodi di convivenza a piccoli gruppi, secondo percorsi individualizzati, all’interno di un appartamento di proprietà del presidente dell’associazione situato vicino alla sede dell’associazione stessa.
Tali occasioni verranno predispose in maniera graduale partendo dai soggiorni di poche ore che già attualmente si stanno realizzando con l’obbiettivo di organizzare pasti e accoglienza di amici e collaboratori dei laboratori dell’associazione nella pausa pranzo, fino ad arrivare alla realizzazione di periodi di convivenza di più giorni che comprenderebbero anche la permanenza notturna.
Le attività si svolgerebbero sempre sulla base del volontariato in stretta collaborazione con i laboratori dell’associazione .
Fermo restando che i responsabili dell’associazione e dei laboratori situati nella sede principale, vicina all’appartamento in questione, sarebbero sempre il punto di riferimento di questa ulteriore esperienza , è stata utile l’individuazione di una persona che specificatamente coordini, coadiuvi, supervisioni l’esperienza nella casa in stretto collegamento con i laboratori.
Si tratta di una figura stabile durante gli interventi dei diversi volontari, anche disabili, che si avvicendano nei vari percorsi esperienziali .
Tale persona ha preventivamente frequentato in modo significativo i laboratori dell’associazione così da conoscerne e rispettarne i principi e lo stile di vita.
L’iniziativa, in questa fase iniziale e sperimentale totalmente gratuita per le persone disabili , ma che potrebbe prevedere in seguito la compartecipazione alle spese vive una volta consolidata , permetterà di coinvolgere gradualmente varie persone che gravitano sull’associazione (da 3 a 6 a seconda degli obbiettivi individuali).